A Napoli le indagini hanno portato a 220 mila euro sequestrati e 20 indagati, percettori del reddito di cittadinanza.
Il bilancio dell’operazione condotta questa mattina dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, Napoli, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale, hanno consentito di rilevare che gli indagati, legati ad esponenti di alcune consorterie criminali locali, avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.
Sequetro e accuse
Le investigazioni condotte dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, su richiesta della locale procura della Repubblica, questa mattina hanno portato a 220 mila euro sequestrati e 20 persone indagate. Gli indagati, con vincoli di parentela con i clan mafiosi locali, avrebbero percepito il beneficio del reddito di cittadinanza nel periodo compreso tra i mesi di marzo 2019 e settembre 2021.
L’accusa è di truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche e omessa comunicazione delle variazioni di informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o riduzione della misura di sostegno. Sono state posti sotto sequestro: 12 carte Postamat per reddito di cittadinanza, 4 abitazioni, una quota societaria al 100%, del valore di 10mila euro, 6 autoveicoli, 32 rapporti finanziari, 17mila euro in contanti, un assegno circolare del valore di 10mila euro, un collier in oro.
Secondo quanto emerge, nella domanda per accedere al beneficio i 20 sospettati avrebbero omesso la sottoposizione propria o quella di un familiare convivente a una misura cautelare personale e la condanna di un congiunto convivente per reati di tipo associativo. In questo modo, percepivano indebitamente somme di denaro non dovute.